DOMENICA_21/08/2016 SUONI DAL SUD STRING ORCHESTRA IN "OMAGGIO A MINA"
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“Se non avessi la mia voce vorrei avere quella di una giovane ragazza italiana di nome Mina”, ad affermare ciò nel 1968 fu Sarah Vaughan una delle cantanti Jazz più importanti di tutti i tempi, direttamente dagli Stati Uniti d’America. Ebbene, nonostante la paura della cantante di volare oltreoceano la sua voce arrivò ugualmente alle orecchie degli americani, fino a convincerli che l’Europa, e in particolare l’Italia, non aveva assolutamente nulla da invidiare all’America quanto a voci straordinarie. Frank Sinatra la corteggiò fino alla fine per convincerla ad andare nella Grande Mela ma, riflettendo, cosa sarebbe potuto accadere? Forse Mina Mazzini non sarebbe più tornata in Italia? New York avrebbe accolto la cantante come una figlia appena tornata dal College ormai nutrita e saziata dagli stessi seni che hanno originato il melodramma italiano ed europeo? Louis Armostrong la definì come la cantante “bianca” più grande di tutti i tempi e la cosa straordinaria è che quando si parla di lei adesso il verbo si coniuga al presente, i suoi 75 anni compiuti quest’anno dopo 57 anni di carriera non hanno minimamente scalfito quelle corde vocali che da anni terrorizzano i cantanti e strabiliano i fan. Ha cantato in tutte le lingue europee, in tantissimi generi dal Jazz all’Hip-Hop, hanno scritto per lei gli autori più importanti, gli arrangiatori più creativi e i cantanti più ammirati. Ciò che non è stato concepito con lei ha trovato comunque una madre affettuosa nelle interpretazioni della Tigre di Cremona e ciò accadeva, come nel caso del grande Domenico Modugno, anche quando si credeva di aver già raggiunto l’apice vocale e interpretativo. Un’estensione straordinaria, una vocalità potente e versatile. |